Quante volte in terapia familiare individuale di fronte a legami che si spezzano o a storie fallimentari, ho sentito dire ormai o chissà cosa penserà la gente.
Molte volte mi viene in aiuto il Vecchio Testamento e il suo ottimismo; la Bibbia infatti narra la storia di nuovi inizi a tutte le età, di nuove possibilità e delle seconde volte.
La storia biblica è tenuta aperta da un Dio che non si rassegna a cestinare un progetto che risulta fallimentare. La teologa Livia Maggi definisce Dio il “RICOMINCIATORE”. Colui che si ostina a tenere aperta una storia anche quando questa rischia di chiudersi. Egli è colui che sollecita la ripresa.
Dio, il grande Ricominciatore, ci rivela che la vita, pur nella sua fragilità, può essere aperta, sollevata, rimessa in piedi.
Ci sono relazioni infrante, fiducie tradite, disperazioni paralizzanti, ma il fallimento non è l’unica risposta possibile.
Molte volte le cose vanno per il verso sbagliato, non si ha la forza di sopportare gli insuccessi, ma davanti all’errore del “terrestre” Dio non dice ad Adamo “cosa hai combinato?” ma “Adamo dove sei?”, perché Dio cerca l’uomo.
Dove sei tu oggi nella tua vita?
È la domanda eterna posta da Dio ad ogni uomo. Adamo dove sei? È la prima chiamata di misericordia; chiamare qualcuno con il proprio nome è un evidente segno d’amore.
Qual è il compito di Dio? Cercare l’uomo.
Qual è il compito dell’uomo?