La Terapia di Coppia
La terapia di coppia ad indirizzo sistemico relazionale ha come obiettivo il miglioramento della relazione attraverso la scoperta di nuovi modi di stare insieme.
Lo scopo non è semplicemente il ritorno alla situazione precedente la crisi, ma la ricerca di un nuovo equilibrio e di una modalità più matura e consapevole di conoscersi, incontrarsi, condividere le qualità ed accettare le debolezze l’uno dell’altro.
Molti possono essere i motivi per cui una coppia attraversa un periodo difficile; persino coppie sposate da decenni possono essere indotte a porre fine ad un rapporto che da tutti è invece considerato “solido”.
I momenti di difficoltà sono spesso legati ai grandi cambiamenti: nascita del primo figlio, morte di uno dei nonni, licenziamento o cassa integrazione e/o mobilità di uno dei coniugi, cambio di residenza per un nuovo lavoro o per la necessità di avere uno spazio più grande.
Quando le difficoltà sono percepite come intollerabili ed ingestibili e la conflittualità è molto alta, il terapeuta può aiutare.
Spesso è il tradimento a incrinare la serenità e la fiducia reciproca; altre volte è l’ingerenza delle famiglie di origine a turbare la felicità della giovane coppia.
Altri motivi sono: la perdita del lavoro di uno dei due, l’eccessivo coinvolgimento ad es. dell’uomo nella propria azienda, la sensazione di squilibrio nella relazione, la paura di non essere all’altezza dell’altro, la differente posizione nell’educazione dei figli, il desiderio non condiviso di averne degli altri e così via.
Dopo un’iniziale consulenza, cioè dopo alcuni incontri di valutazione della situazione e di chiarimento per la coppia sul tipo di percorso che si andrà a intraprendere, coppia e terapeuta concordano gli obiettivi, i tempi e i momenti di verifica.
Un percorso di coppia offre alle persone la possibilità di comprendere le dinamiche relazionali e della comunicazione che caratterizzano la loro unione e che spesso sono alla base dei loro conflitti. Attraverso un lavoro congiunto la coppia può raggiungere un buon livello di conoscenza reciproca ed accedere a nuovi punti di vista per superare le situazioni di stallo ed aumentare la soddisfazione reciproca.
Sono previsti anche alcuni incontri individuali durante i quali viene analizzata la posizione che si occupava nella famiglia di origine quando litigavano i propri genitori.
Se durante la terapia si cogliesse l’impossibilità di tenere unita la coppia, al fine di tutelare il benessere dei figli, si interviene con la mediazione familiare.
Il mediatore aiuterà la coppia a separarsi nel miglior modo possibile contenendo la conflittualità e aiutando i genitori a trovare accordi funzionali per l’educazione dei bambini.
PARADOSSO DELL’AMORE: “Sto con te perché posso stare senza di te”
Alle volte siamo un po’ egoisti e preferiamo prendere anziché dare chiedendo all’altro di colmare una nostra mancanza. Le giornate sono scandite dai ritmi del lavoro e dagli impegni fuori casa; la vita è costosa e non riusciamo a far fronte a tutte le spese. Molte donne sono capricciose e vogliono mantenere un tenore di vita che il solo stipendio non riesce a garantire. Fin da piccole ci educano alla ricerca del “Principe Azzurro” che come tale è ricco e potente…., l’uomo invece è sempre alla ricerca della “più bella del reame”….
Ma al di là dei miti sociali, rimane forte la premessa che per essere amati, bisogna essere amabili e quindi dobbiamo lavorare su noi stessi.
Per potersi donare agli altri dobbiamo essere forti, dobbiamo camminare con le nostre gambe e non ci dobbiamo aspettare che qualcun altro lo faccia al nostro posto…solo così dall’incontro possiamo creare alleanza ed essere coppia.
Le aspettative di ciascuno di noi relativamente al proprio rapporto di coppia sono ai nostri giorni molto elevate; alla nostra relazione chiediamo tanto, ci aspettiamo di ricevere comprensione, cura, protezione, sostegno.
L’uomo cerca accoglienza, la donna quasi sempre sicurezza…
Ma il rapporto di coppia è qualcosa di molto profondo, scegliamo il nostro partner sulla base di bisogni insoddisfatti nella nostra famiglia di origine; continuiamo con lui/lei battaglie non vinte con uno dei nostri genitori (“qui pro quo della coppia”).
DALLA COPPIA AI FIGLI
Nel Simposio di Platone si racconta il mito dell’Androgino: un essere composto dall’unione di un uomo e di una donna che per aver tentato la scalata al cielo viene punito da Zeus che per indebolirlo lo taglia a metà…. Da allora, ogni metà cerca disperatamente l’altra metà per il mondo…
C’è chi si uniste per la testa, chi per le viscere, chi per il pube.
Più sono i punti di contatto, più la coppia è forte.
La crescita dell’essere umano è attribuita al distacco dalla Famiglia di Origine in un continuum che va dalla massima fusione dell’io (simbiosi patologica) alla differenziazione del Sé; le persone che si trovano nella seconda situazione, rappresentano i livelli più alti di funzionamento umano.
La sfida comune a tutte le coppie è quella di riuscire a fronteggiare i cambiamenti; le relazioni vanno rinegoziate per tutto l’arco della vita.
Una coppia diventa famiglia con la nascita di un figlio e ciò comporta necessariamente una rivoluzione delle regole: se non si è riusciti a realizzare una consolidata identità di coppia, con la separazione emotiva dalle proprie famiglie di appartenenza, arrivo di un figlio determina uno squilibrio difficile da gestire.
I genitori finiscono per scaricare sul bambino le proprie aspettative e le proprie inadeguatezze perché rivivono in lui il proprio ruolo mai risolto di figlio.
IN SINTESI
La Terapia Sistemica di Coppia è utile:
- quando nel quotidiano ci sono solo litigi e conflitti
- quando nella coppia c’è violenza fisica e verbale
- quando il rapporto si appiattisce e non ci sono più intimità fisica e sessualità
- quando uno dei due partner o entrambi pensano alla separazione
- quando un partner si sente oppresso e non considerato
- quando i partner desiderano più intimità e una relazione più intensa
- quando fattori esterni come domicili separati e disoccupazione diventano problemi nella relazione
- quando uno dei partner non condivide la voglia di avere un altro figlio
- quando la coppia non può avere figli